La "bega" è conclusa

Lo so: si tratta di uso personale del mezzo pubblico, ma, come dico ai contestatori dei tornei di bocce che organizzo "dirigo io, e faccio come voglio". Da circa un anno sono alle prese con una "bega" legal-familiare-economica dai risvolti mutevoli. Con conseguente sfogo della sottoscritta verso chiunque capitasse a tiro, per una consolazione, un consiglio, una parola amica. Beh, volevo dire a chi mi è stato vicino: è andata, ce l'ho fatta, con riconoscimenti ed elogi da parte di tutti. Con tanto di antipasto di pesce da Lele, per me e la signora madre. Ora posso rilassarmi, e buttarmi a capofitto negli hobby, in vista del Natale. Buona serata, Naty

Abilmente a Vicenza: com'è andata


L'immagine beata di Lucy, personaggio con cui ho molto in comune (fratello compreso!) la dice lunga su come mi sentissi al ritorno dalla Fiera di Vicenza, ieri, domenica 24. Tutto era cominciato poco dopo le 5, con la partenza dal casello autostradale di Riccione. Portafogli pieno (eppure sono riuscita a riportarlo vuoto), propoli spray, per poter parlare senza sgradite conseguenze, viaggio tranquillo. Da non credere, ma nonostante tutti i buoni propositi, la lista delle cose da acquistare, l'elenco di corsi e dimostrazioni, una volta dentro non mi sono smentita. Avete presente quei cagnolini, che quando li sleghi dopo lungo tempo, corrono come impazziti, senza una direzione precisa? Sì? Ecco, io sono così. A mezzogiorno mi rendo conto di non aver comprato niente di quanto previsto, di non aver fatto la foto proposta con le mie fidate compari (nemmeno all'uscita, per la verità), di non aver trovato neppure la cartina per orientarmi, e sì che io mi perdo, eccome se mi perdo! Ma quanto mi sono divertita! Un po' troppa la gente, per i miei gusti, qualcuno particolarmente lento l'avrei schiacciato sotto il trolley, però Vicenza mantiene intatto il suo fascino, per le idee, le novità, le cose irresistibili che offre, e non puoi davvero fare a meno di acquistare. Alle 5 e mezzo la partenza per il ritorno, coi commenti, la mostra di quanto fatto o comprato da ciascuna, poi l'aria si calma, si fa silenzio, si sentono appena i bisbigli, la Claudia apprende dalla sua compagna di posto i rudimenti dell'uncinetto, si guarda un film, e si arriva dritto a casa, senza sosta, perchè ciascuna ha il suo vissuto che l'aspetta, accantonato per qualche ora di spensierata libertà, di gioiosa ricarica. Alla prossima, ragazze (io sto facendo un pensierino al prossimo fine settimana a Forlì)

I Vicerè, di De Roberto



Premessa: adoro le saghe familiari. Perchè non mi faccio mai gli affari miei, obietterà qualcuno. Sarà, ma è questione di gusti, e tutti i gusti sono gusti. Di questo libro avevo sentito parlare a più riprese: siamo in Sicilia, epoca risorgimentale, la famiglia degli Uzeda, nobili di origine spagnola... ne hanno fatto un film, poco tempo fa. Beh, per farla corta, me lo sono letto, in un momento che ritenevo opportuno, in cui me la sentivo. Un bell'impegno, certo, innanzitutto per il linguaggio (è stato pubblicato nel 1894), poi per la gran quantità di personaggi (a pagina 21 c'è la lista pressochè completa, alla quale ritornare più volte). Poi per le descrizioni meticolose, che, finchè non entri nell'idea, possono risultare un po' noiose. Per il resto, è fantastico, indimenticabile, con tutte le liti familiari (sembra quasi come a casa mia), le trame, le intese che cambiano ogni poche pagine, e sullo sfondo il periodo storico, tornato più che mai di moda, basta vedere le recensioni televisive di questi tempi. Insomma, da non perdere, con figure che restano impresse, con le strane leggi dell'aristocrazia, che ho appreso proprio grazie a De Roberto, cui si è ispirato l'autore del più famoso Gattopardo. E la fine, riassunta dall'erede della casata: "la storia è una monotona ripetizione; gli uomini sono stati, sono e saranno sempre gli stessi...un tempo la potenza della famiglia veniva dai re; ora viene dal popolo... La differenza è più di nome che di fatto..." Come dire: certi personaggi sentono l'aria che cambia, e ci si adeguano, semplicemente. Il re è morto. Viva il re.

Aspettando il Natale


La mia amica Camilla, del blog camillacamomilla.blogspot.com organizza per il secondo anno il corso "Decoriamo il Natale", insieme a quell'altro genio della Meghy. Questo a fianco è il volantino delle serate del mercoledì, ma, al lunedì sera, ci cimentiamo con le lezioni "varie", dal decoupage al feltro, sempre in tema natalizio. Naturalmente si tratta di un pretesto: in realtà facciamo le ore piccole tra chiacchere, scambi di idee, risate e assaggini di dolci. Uno spasso. Naty

Ciocopaese a Riccione


Fino a domani sera, a Riccione, nelle vie della zona Paese, si tiene la manifestazione Ciocopaese. In esposizione-vendita, produttori un po' da tutta Italia, con le loro novità, dall'extra dolce al fondente, preferito dal socio, in tazza, stecche o composizioni varie. Ci sono già stata a fare una capatina, ovvio, sono i luoghi in cui sono cresciuta, ai quali resto sempre molto legata, dove respiro aria di casa, rassicurante. Tra l'altro, tra tutte le forme accattivanti e nuove proposte, mi sono regalata un simpatico topino, che ho sistemato sul tavolino, e che dovrebbe superare la tentazione della gola. Almeno per ora. Intanto, se siete in zona, magari fateci un pensierino. Buona domenica

Domenica 24 Ottobre è ormai alle porte: ci apprestiamo infatti a sbarcare in quel di Vicenza, con ben due pullman, di cui uno a due piani. Checchè ne dica la mia amica Emiliana, si tratta pur sempre di un evento, al quale tengo sempre tanto. Una "mazzata", lo so, certo che lo so, ma che ci volete fare: le fiere vanno vissute (citando Lucia, altra fanatica), e io, modestamente... le vivo, eccome se le vivo! Il trollino è pronto, il portafoglio anche, sto ultimando la lista delle cose da comprare, scarpe comode ok, abbigliamento da concordare.
Vicenza, aspettaci!!!