Aspettando la Notte Rosa


Qui in Riviera ci stiamo preparando alla Notte Rosa, evento clou dell'estate. Difficile spiegarla: almeno una volta, va provata. Io, poi, sono fatta apposta per la piazza; la gente, i suoni, i colori, mi ricaricano sempre, ripagandomi della tanta fatica che sta dietro l'organizzazione, sia pur nel nostro piccolo, in spiaggia. Così, come tutti, vado a mò di cospiratrice, accumulando tutto quanto di rosa offra il mercato (sì, Helo, la riviera non si fa trovare impreparata neanche in questo) . Per venerdì, all'alba, ho arruolato una ciurma di volontari ai quali offrirò caffè e bomboloni freschi in cambio di lavoro di assemblaggio, montaggio di addobbi e gonfiaggio di palloncini. Vi racconterò poi, com'è andata. Intanto, Donato, l'animatore, ha pure fatto una compilation. Al primo posto, ovviamente, l'inossidabile "Notte Rosa" di Umberto Tozzi, che darà il via anche ai nostri festeggiamenti. Perchè "The show must go on", che diamine!

Com'è andata a finire...

Negli ultimi, stressanti mesi, sono stata impegnata in una pratica legale-familiare-economica-psichiatrica per conto di mia madre. Con pericoli per la mia "faccia" di non poco conto. Visto che sono andata confidandomi a destra e a manca, tranne che con la genitrice dall'orecchio bionico, e ricevo ancora telefonate "Scusa, ma ero curiosa, volevo sapere com'è andata", approfitto del mezzo, per chi ancora non lo sapesse, per dire che sì, l'atto c'è stato, hanno firmato, EVVAIIIII! Ora sto riprendendo a dormire qualche ora di buon sonno ristoratore, e cercando di mettermi in pari con le mille incombenze che ho trascurato nella mia attività al mare. A presto
La leggenda vuole che una Naty molto piccola accompagnasse la nonna o la mamma a fare la spesa. In quegli anni il nome non era molto diffuso, e c'era sempre una signora che le chiedeva: "Come ti chiami?" "Natascia" "Che bel nome! E' russo?" All'ennesima, infelice, battuta, la piccola avrebbe reagito: "T'importa?" Ora, venendo ai nostri giorni, bisogna premettere che, dopo la bufera degli ultimi giorni, ho praticamente faticato per tutta questa giornata, a ripulire e ripristinare la normalità, al mare. E ti arriva un cliente che non vedevo da anni, proprio mentre, arrampicata in equilibrio precario, stavo ripulendo i vetri della casina. Beh, dopo gli arrivederci, torni a trovarci, saluti la moglie, se ne torna indietro, e mi fa: "Ma dimmi un po': ti sei poi sposata?" Ho risposto "No, perchè, è necessario?" E già credo gli sia andata bene. Bello constatare che riesco ancora a reagire alle battute idiote, e, soprattutto, a mio merito, va riconosciuto che NON CHIEDO MAI NIENTE CIRCA LE NOZZE ED I NOMI ALTRUI, IO!!!
Alla Faccia del Mondiale!

...Che io già l'avevo detto: non facciamo decorazioni dell'Italia, che io, tranne che per l'Inter, non tifo altro, e poi, in spiaggia, si hanno persone di tutte le nazionalità, e non è giusto mostrare preferenze! No, ieri, visto che io, in fondo, lascio fare, mi montano tutti i filini di carta crespa col tricolore, ovunque ci si girasse ce n'erano. Oggi, poi, riposo una mezzora su a casa, ma si sa, il popolo la sconta sempre... Scendo giù al mare, alle 2, che pioveva, e tutti i colori dei filini mi sgocciolavano giù dalle colonne, lungo le sedie, dalle fioriere, alla tenda di copertura: avrei voluto mettermi a piangere, ma non si poteva, la mia era una lotta contro il tempo, per tagliare le decorazioni, passare il passabile con la crema detergente, risciacquare tutto: ora ho ovunque delle chiazze rosate, manco si fosse scannato chissacchè, e le mie mani sono tricolore. Mai più!
Oggi ho vinto. Periodo buono, questo, sto lavorando sodo, in tutti i sensi, e qualcosa, finalmente, sembra muoversi per il verso giusto. I riconoscimenti arrivano, specie dalle amiche, è questo mi scalda il cuore. Grazie, ragazze, per davvero: sono commossa, e come al solito reagisco da scorbutica. Certo non tutto va a posto, come, e nei tempi che vorrei. Così mi tengo l'insonnia, ormai cronica, una tosse stizzosa, ed un abbassamento di voce che, vista l'ostinazione nel continuare a parlare, finirà per levarmela del tutto.