Buon Anno

Niente da ridire: sto trascorrendo delle buone vacanze natalizie, proprio come volevo io. Tranquilla, a riposarmi, lunghe camminate e letture. E, perchè no, con un pizzico di fortuna (leggi: una tombola con vincita di prosciutto!). I regali ricevuti ve li mostrerò, con calma, quel che più conta sono i saluti, anche telefonici (grazie Helo, a presto, speriamo) con le persone più care. Intanto vado impostando i lavori per il prossimo anno, mettendo un po' di ordine, e vi passo la foto di uno dei presepi di casa, realizzato dai miei nipoti, e del ricamo della Madonna che ho regalato (chi l'ha ricevuto lo sa). Al prossimo anno, con i miei sinceri Auguri di salute e creatività a tutti. Naty


Auguri


Un breve post per augurare a Tutti quanti, sinceramente, un Buon Natale. Sono al volo, ho ancora qualcosina da finire ma, come dice mia nipote: "Ognuno ha i suoi tempi...". Grazie di cuore a tutte le persone simpatiche che ho trovato in questi mesi, e si sono dimostrate uniche, preziose e davvero brave: è un onore per me, avervi conosciuto. Nella foto, il pasticcino dietetico della Camilla. Auguroni!!! Naty

Venerdì 17 Oh yeah !

Arieccome ! Chi mi conosce sa che, razionale e testarda come sono, mi guardo bene dall'essere superstiziosa: se un gatto nero decide di attraversare la strada, bene, avrà i suoi buoni motivi. Ieri, però, me ne sono successe diverse. Innanzitutto, sto girando rigorosamente a piedi, mettendo in moto la macchina ogni giorno, sai, per la batteria: beh, lo sportello è rimasto parzialmente aperto, la luce accesa, risultato, non va. Ricorri al meccanico sotto casa, e tra lui e mio padre via coi commenti e le scrollate di testa nei miei confronti. Dopo pranzo decido di accendere il portatilino, che per un incauto movimento mi cade, con la chiavetta inserita; conseguenza logica: sono fuori dal mondo. Fuori dal mondo, capite? Ora la chiavina si può, forse, anche riparare, ma quando? E non vogliamo sostenere l'economia? Ora, così, ne ho una nuova, bianca, stavolta, stile neve. Più tardi decido di farmela a piedi (è un bel tratto, giuro) diretta ad un negozio dove risolvere per qualche altro regalo. Penso di aver fatto un affare, ma, tornata a casa, scopro nella buca della posta la cartolina-sconti che mi avrebbe agevolato parecchio. Ora ci voglio tornare, in quel posto, per usufruirne, dei vantaggi, davvero. In conclusione, io vi avviso: col cavolo che mi ci vedete, fuori casa, il prossimo venerdì 17! Naty

E viene giù dal ciel ...

Io e la mia amica Paola dovevamo vederci già da diversi mesi ma, come spesso accade, finivamo sempre col rimandare. Alla fine ci siamo riuscite, proprio martedì, e quindi ora sapete a chi attribuire le forti nevicate di questi giorni. Intanto questa mattina ho girato, rigorosamente a piedi, perchè ho il terrore di guidare con neve e ghiaccio, ero munita di fotocamera e sono piuttosto soddisfatta dei risultati. La prima foto è del davanzale di casa mia, l'altra di un albero decorato per Natale, l'ultima del mio mare: anche il delfino è intirizzito. Buona giornata, Naty





Cara Pinta, ti adoro !


Adoro i lavori di Pinta, artista che riesce a recuperare anche in corner ai guai che capitano ad ognuna di noi (io ad esempio la settimana scorsa ho rovinato un paio di stivali nuovi, schizzandoli col fondo gesso). Così ho aderito all'iniziativa che ha lanciato, entusiasta per gli schemi che propone. Intanto, buona serata: io vado all'ultima serata del corso di addobbi natalizi. Naty

Mercatino di beneficenza







Ieri, sabato 11, e anche oggi, mercatino di beneficenza a Misano Adriatico, nella parrocchia centrale. Ho lavorato parecchio, per contribuirvi, e i risultati non mi hanno granchè soddisfatto. Ci sarebbero voluti ancora un paio di mesi, per ottenere l'effetto desiderato, probabilmente. Ora c'è da mettersi giù di buona lena, per i regali hand-made, e per un'idea della Camy che per ora resta segreta. Intanto ecco le foto (spero) dell'allestimento del mercatino missionario. Grazie, Dora, anche lontana ti pensiamo sempre: nessuna paura, il mio regalo ti arriverà. Buona domenica: io ho pure il saggio della nipote, cui non si può mancare. Visto mai nessuna zia che ricama ad un saggio di karate? Naty

Mercatini in Alto Adige


Come vi accennavo, il socio ed io siamo stati ai mercatini natalizi, questo fine settimana. Sabato a Bolzano, domenica a Merano. Ottima l'organizzazione del viaggio, firmata sci club di Gradara (grazie ancora, Andrea), come si sa, in certe occasioni emerge la mia seconda personalità (leggi fierite acuta), che mi porta a fiondarmi trasognata tra luci e oggetti, bancarelle, profumi e folla, munita di macchina fotografica, per poi ricordarmi ogni tanto che non sono sola, c'è il mio lui che non riesce a tenere il mio passo. Ormai c'è abituato, il sant'uomo, e mi lascia fare, trasportando poi la borsa kitsch che una nota marca di cioccolato dava con l'acquisto obbligatorio, e, ovvio, certe cose io devo assolutamente averle. Freddo, tanto tanto freddo, abbiamo mangiato di tutto (sì, Helo, l'ho gustato anche per te lo strudel), l'esperienza però meritava, e tutto è andato bene. Ora mi attende la prova-chicchini, i regali ai nipoti, che mi hanno atteso invano fino a tardi, ed ai quali, naturalmente, ho comprato il pensiero proprio qui, a pochi metri da casa. A voi le foto, la prima mi vede col socio, appena arrivati a Bolzano. Buona settimana, Naty

Uffa !!!


Periodo nero, questo, per il mio umore. Pù che un Toro, infatti, mi sento un ghiro, e come tale vorrei poter restare chiusa nella mia tana, con tutte le cose che più mi piace fare, in santa pace. Due o tre mesi potrebbero bastare. Invece no: continue beghe, sollecitazioni, intoppi: insomma, un c...no. Lo so, il momento non è adatto a simili recriminazioni, soluzioni diverse non se ne vedono, altrimenti sarebbe come tirare il freno su un treno proiettato nella sua corsa, ma tant'è, io mi sento così. Poi per fortuna, le cose girano, e stamattina, grazie alla mia amica Vitto ho sistemato una situazione altrimenti complicata. A proposito: domattina all'alba (si dice così, ma è ancora prima) parto con il socio per i mercatini in Alto Adige. E, intanto, vi propongo la foto coi lavori dell'ultima lezione del corso della Camy. Buon fine settimana a tutti, Naty

Venerdì sera


Carissime, non so come sia cominciata per voi l'avventura creativa, cosa sia stato a scatenarla. Nel mio caso, la reputo una grandissima e benedetta valvola di sfogo, e questa settimana più che mai mi sono aggrappata all'idea: avere qualcosa da fare. Per il resto, fisicamente, mi sento a pezzi: l'alluce sinistro infettato, cervicale e schiena bloccate, e, da stamattina, la gamba sinistra dolorante come per uno strappo (nel sonno, mi si dice, tendo a scalciare). Ciononostante non mi sono fermata, nossignore, ed ho portato a termine anche diversi lavoretti. Intanto, vi mostro la pallina realizzata all'ultima serata del corso della Camy. Buon fine settimana, Naty

Giornata di pioggia


Carissime, giornata di pioggia, questa. Chi mi conosce, però, sa che non mi lamento mai del tempo cattivo, perchè, semplicemente, ne approfitto per restare a casa e lavorare. E di cose da fare ne ho, eccome... Intanto, ne approfitto per pubblicare la foto del cuscinetto frutto dell'iniziativa di Iulia, de lamatassinarossa, splendida la ragazza, e davvero carina l'idea: grazie, Iulia, alla prossima, e alla faccia di chi...

Il Mondo Creativo


... Ma no! ... che non mi sono persa sotto il diluvio! Domenica in trasferta, quella di ieri, per la terza ed ultima fiera di quest'autunno così prolifico: Il Mondo Creativo di Bologna. Ben due pulman dalla provincia di Rimini, per una giornata di quelle ideali: io, trollino, portafogli e stand. Certo che, se paragonata a Vicenza... Ma tant'è, non servono i confronti, a me non è dispiaciuta affatto. Ne ho approfittato per fare qualche regalo di Natale, per capire meglio rose e fiori attraverso le varie dimostrazioni, e, perchè no, rilassarmi nel punto del knit-cafè. Ora devo mettermi a lavorare di buona lena, e mettere in pratica tutti i telaietti e gli yo-yo che tanto mi attirano in questi casi e non posso fare a meno di avere. Intanto condivido con voi le immagini dell'ultimo cuscino realizzato per il mercatino missionario (ricamo mio, cucito di mia madre). A presto, Naty

cuscini


Sono convinta di una cosa: da quando è iniziata questa mia avventura del blog, stentate a credere alle mie millantate doti, visto che non pubblico mai niente. Ma credetemi: lavoro come una forsennata, faccio le ore piccole quasi tutte le sere (come la maggior parte di voi, del resto), ho un torcicollo che neanche mia nonna buonanima, e per giunta sono in ritardo sulla tabella di marcia. Volevo comunque mostrarvi alcuni dei cuscini che ho ricamato, mia mamma cucito, destinazione il prossimo mercatino missionario di beneficenza. Buon lavoro a tutte, Naty

Angelo snob


La signorina un po' snob che trovate sopra, è frutto della seconda serata del corso organizzato dalla Camy al lunedì sera, nei locali del centro Giovani di Misano Adriatico. Dove, guidate dall'esperienza e dalla profonda pazienza di Margherita, anche le "distraenti" come me riescono ad ottenere qualcosa.

Buon Compleanno !!!


Oggi il socio compie gli anni. Dopo tutta la strada percorsa fianco a fianco, e gli anni della carta d'identità, la canzone di Elton John, Your Song, mi sembra la più adatta, come dedica. "How wonderful life is, while you're in the world" Auguri, gioia mia!


Ghirlanda

Sto partecipando al Corso prenatalizio della Camy, e ieri sera, come prima lezione, la splendida Meghi ci ha fatto realizzare la ghirlanda natalizia. Ne vado molto fiera, naturalmente.

La "bega" è conclusa

Lo so: si tratta di uso personale del mezzo pubblico, ma, come dico ai contestatori dei tornei di bocce che organizzo "dirigo io, e faccio come voglio". Da circa un anno sono alle prese con una "bega" legal-familiare-economica dai risvolti mutevoli. Con conseguente sfogo della sottoscritta verso chiunque capitasse a tiro, per una consolazione, un consiglio, una parola amica. Beh, volevo dire a chi mi è stato vicino: è andata, ce l'ho fatta, con riconoscimenti ed elogi da parte di tutti. Con tanto di antipasto di pesce da Lele, per me e la signora madre. Ora posso rilassarmi, e buttarmi a capofitto negli hobby, in vista del Natale. Buona serata, Naty

Abilmente a Vicenza: com'è andata


L'immagine beata di Lucy, personaggio con cui ho molto in comune (fratello compreso!) la dice lunga su come mi sentissi al ritorno dalla Fiera di Vicenza, ieri, domenica 24. Tutto era cominciato poco dopo le 5, con la partenza dal casello autostradale di Riccione. Portafogli pieno (eppure sono riuscita a riportarlo vuoto), propoli spray, per poter parlare senza sgradite conseguenze, viaggio tranquillo. Da non credere, ma nonostante tutti i buoni propositi, la lista delle cose da acquistare, l'elenco di corsi e dimostrazioni, una volta dentro non mi sono smentita. Avete presente quei cagnolini, che quando li sleghi dopo lungo tempo, corrono come impazziti, senza una direzione precisa? Sì? Ecco, io sono così. A mezzogiorno mi rendo conto di non aver comprato niente di quanto previsto, di non aver fatto la foto proposta con le mie fidate compari (nemmeno all'uscita, per la verità), di non aver trovato neppure la cartina per orientarmi, e sì che io mi perdo, eccome se mi perdo! Ma quanto mi sono divertita! Un po' troppa la gente, per i miei gusti, qualcuno particolarmente lento l'avrei schiacciato sotto il trolley, però Vicenza mantiene intatto il suo fascino, per le idee, le novità, le cose irresistibili che offre, e non puoi davvero fare a meno di acquistare. Alle 5 e mezzo la partenza per il ritorno, coi commenti, la mostra di quanto fatto o comprato da ciascuna, poi l'aria si calma, si fa silenzio, si sentono appena i bisbigli, la Claudia apprende dalla sua compagna di posto i rudimenti dell'uncinetto, si guarda un film, e si arriva dritto a casa, senza sosta, perchè ciascuna ha il suo vissuto che l'aspetta, accantonato per qualche ora di spensierata libertà, di gioiosa ricarica. Alla prossima, ragazze (io sto facendo un pensierino al prossimo fine settimana a Forlì)

I Vicerè, di De Roberto



Premessa: adoro le saghe familiari. Perchè non mi faccio mai gli affari miei, obietterà qualcuno. Sarà, ma è questione di gusti, e tutti i gusti sono gusti. Di questo libro avevo sentito parlare a più riprese: siamo in Sicilia, epoca risorgimentale, la famiglia degli Uzeda, nobili di origine spagnola... ne hanno fatto un film, poco tempo fa. Beh, per farla corta, me lo sono letto, in un momento che ritenevo opportuno, in cui me la sentivo. Un bell'impegno, certo, innanzitutto per il linguaggio (è stato pubblicato nel 1894), poi per la gran quantità di personaggi (a pagina 21 c'è la lista pressochè completa, alla quale ritornare più volte). Poi per le descrizioni meticolose, che, finchè non entri nell'idea, possono risultare un po' noiose. Per il resto, è fantastico, indimenticabile, con tutte le liti familiari (sembra quasi come a casa mia), le trame, le intese che cambiano ogni poche pagine, e sullo sfondo il periodo storico, tornato più che mai di moda, basta vedere le recensioni televisive di questi tempi. Insomma, da non perdere, con figure che restano impresse, con le strane leggi dell'aristocrazia, che ho appreso proprio grazie a De Roberto, cui si è ispirato l'autore del più famoso Gattopardo. E la fine, riassunta dall'erede della casata: "la storia è una monotona ripetizione; gli uomini sono stati, sono e saranno sempre gli stessi...un tempo la potenza della famiglia veniva dai re; ora viene dal popolo... La differenza è più di nome che di fatto..." Come dire: certi personaggi sentono l'aria che cambia, e ci si adeguano, semplicemente. Il re è morto. Viva il re.

Aspettando il Natale


La mia amica Camilla, del blog camillacamomilla.blogspot.com organizza per il secondo anno il corso "Decoriamo il Natale", insieme a quell'altro genio della Meghy. Questo a fianco è il volantino delle serate del mercoledì, ma, al lunedì sera, ci cimentiamo con le lezioni "varie", dal decoupage al feltro, sempre in tema natalizio. Naturalmente si tratta di un pretesto: in realtà facciamo le ore piccole tra chiacchere, scambi di idee, risate e assaggini di dolci. Uno spasso. Naty

Ciocopaese a Riccione


Fino a domani sera, a Riccione, nelle vie della zona Paese, si tiene la manifestazione Ciocopaese. In esposizione-vendita, produttori un po' da tutta Italia, con le loro novità, dall'extra dolce al fondente, preferito dal socio, in tazza, stecche o composizioni varie. Ci sono già stata a fare una capatina, ovvio, sono i luoghi in cui sono cresciuta, ai quali resto sempre molto legata, dove respiro aria di casa, rassicurante. Tra l'altro, tra tutte le forme accattivanti e nuove proposte, mi sono regalata un simpatico topino, che ho sistemato sul tavolino, e che dovrebbe superare la tentazione della gola. Almeno per ora. Intanto, se siete in zona, magari fateci un pensierino. Buona domenica

Domenica 24 Ottobre è ormai alle porte: ci apprestiamo infatti a sbarcare in quel di Vicenza, con ben due pullman, di cui uno a due piani. Checchè ne dica la mia amica Emiliana, si tratta pur sempre di un evento, al quale tengo sempre tanto. Una "mazzata", lo so, certo che lo so, ma che ci volete fare: le fiere vanno vissute (citando Lucia, altra fanatica), e io, modestamente... le vivo, eccome se le vivo! Il trollino è pronto, il portafoglio anche, sto ultimando la lista delle cose da comprare, scarpe comode ok, abbigliamento da concordare.
Vicenza, aspettaci!!!

Tutto bene quel che finisce...

Il mese di Settembre ed io non ci siamo mai intesi tanto. Vuoi perchè con l'attività stagionale rappresenta un momento di passaggio, con chiusure, traslochi, e disagi vari. Vuoi perchè la stanchezza ti piomba addosso, e mentre d'estate ti bastano poche ore di sonno per recuperare, ora non dormi mai abbastanza. Vuoi perchè ho proclamato al socio che si ricomincia a camminare tutte le sere, per riprendere le sane abitudini, ed ora lui, di parola, è pronto ogni sera, pioggia o freddo non importa, ed io lo seguo in trance. O perchè l'asilo è chiuso per tutto il mese, ed i chicchini, i bimbi che ogni donna sogna di avere come nipoti, adorano stare con la loro zia, che gliele dà tutte vinte, fino a sentire cinque volte di seguito nel CD in auto la canzone Waka-Waka, dal piccolo ribattezzata baca-baca. Insomma, per tutte queste, ed altre ragioni che ora mi sfuggono, io, settembre, non vedo l'ora che finisca. Ieri, poi, il colpo di grazia. Dopo 1 settimana che sono senza accesso ad internet, con disperati appelli a chiunque possa aiutarmi, e ospitate nei vari uffici per stampare le mail, arriva finalmente il mio aiuto informatico. Per scoprire che : pare io abbia sforato un giorno le 5 ore previste, e così, essendo a debito di 45 centesimi, mi hanno bloccato tutto. 45 centesimi, capite??? Non miliardi, non chissà chè... E senza avvisare neppure. Morale: passare da accanita navigatrice, senza neppure rendermene conto, e dover compiere l'ennesimo viaggio per una ricarica da 5 euro che "saldasse" il mio debito. Ma il colmo è stato verso sera, quando una di quelle ben intenzionate signorine telefona per propormi vantaggiose offerte telefoniche di quello stesso operatore...! Abbaiavo, davvero. Decisamente, è ora che questo mese finisca.

Olive Kitteridge di Elizabeth Strout


Ho appena terminato Olive Kitteridge, di Elizabeth Strout, vincitore del Pulitzer 2009. Mi è stato regalato, e, quando ho scoperto si trattava di racconti, ho storto un po' il naso, non essendo particolarmente amante del genere. Beh, mi sono dovuta ricredere. Si tratta, sì, di racconti, ma anche di un romanzo, perchè le varie storie sono unite dalla presenza di Olive Kitteridge, ora come comparsa, ora come protagonista, a commentare con la sua sincerità brutale, le vite dei compaesani, di questa cittadina del Maine. Pure lei, insegnante in pensione, è disarmata nella propria esistenza in fondo comune, nei propri errori, nel rimpianto per le cose non dette, per non aver amato abbastanza. Davvero un bel libro, giunto in un momento in cui sono a fare una sorta di bilancio della mia vita, a guardare avanti agli anni che mi aspettano. Soprattutto, mi ha ricordato una mia cara insegnante di italiano, quando, in uno dei racconti, raccomanda ad un'ex allieva di non perdere la curiosità, la voglia di imparare, di migliorarsi, di uscire dalla banalità. Il finale, poi, è davvero stupendo, con lei che in fondo non gira le spalle al nuovo che la vita le offre. Il segreto è questo: andare avanti lungo la strada, per vedere cosa ci aspetta

Ferragosto...e un mese

Ferragosto è andato. Lo so, lo so, non sono mica... Sono andate anche altre giornate, belle e brutte, come tutto, nella vita. La spiaggia si sta spopolando, le giornate sono migliori di un mese fa, più fresche, più brevi, ma ugualmente piacevoli. Quella sotto è pressochè l'unica immagine del ferragosto 2010, che ricorderò per l'estrema tranquillità. Consapevolezza? Chiamiamola come vogliamo, ma la giornata, iniziata con l'allestimento degli addobbi, è proseguita senza colpi di testa, ci si scambia gli auguri per la giornata, l'aperitivo insieme, poi via... ognuno pensa ai fatti suoi... come diceva la canzone. Quanto a me, spero di essere più presente, d'ora in poi. Good night, by Naty

E' Ferragosto... E io no!

Si sa, io remo sempre contro. Sì, perchè è facile fare le ferie (non ho detto "andare" !?!) tra giugno, luglio, agosto o settembre, come la gran parte degli italiani. No: io d'estate lavoro. E ormai da diverso tempo, anche, giunti in questo periodo. Intendiamoci, niente da rimuginare: è una bella estate, davvero tanta gente sotto la tenda fuori dalla casina. Ma, non so perchè, forse il maltempo che mi fa girare in felpa a manica lunga, forse i progetti per il futuro prossimo: beh, mica lo sento tanto il ferragosto! In più, veniamo dallo scorso fine settimana, in cui abbiamo trasformato lo stabilimento in villaggio benessere, e distribuito prodotti di una nota ditta alimentare, e tra balli, giochi e scorpacciate ci siamo spesi per davvero... Proprio ieri scherzavamo su una prossima idea: un concerto all'alba, perchè no? Poi il chitarrista dilettante che stamani alle 7 strimpellava tra gli ombrelloni mi ha fatto ricredere. Ma non è detto. Intanto, per domani ho bomboloni al cioccolato per la truppa di volontari degli addobbi. A presto per le foto ed il resoconto. Vi svelo solo il tema di quest'anno: Hawaiii!!!!

E, per chi può, B U O N F E R R A G O S T O !!!!

LAVORI IN CORSO

un momento dell'aperitivo-spettacolo della domenica
questa sono io, accanto alla simpatica
pupa creata dalla mia amica Camilla...
io sono quella a sedere

e alla fine...Notte Rosa fu !!!

Saluti a tutti. Sia pure in ritardo, provo a raccontare qualcosa della famosa Notte Rosa. Un evento, un appuntamento per l'intera provincia di Rimini. Qui da me, dopo l'addobbo mattutino, nel pomeriggio abbiamo avuto sfilate, elezione di miss, mister, e pancione (intese come quelle delle donne in gravidanza), con aperitivo finale. A mezzanotte i fuochi d'artificio in quasi-contemporanea per tutta la costa, che ho ammirato sulla riva, col socio venuto a farmi compagnia. Intanto, nelle altre città, concerti e iniziative, continuati anche al sabato sera. E alla domenica, qui, avevamo l'inaugurazione del nuovo tratto di lungomare, con tanto di sfilata d'auto d'epoca, e nuovamente l'aperitivo alle 18.00 (per capirsi, parliamo di 7/800 persone a botta, da dissetare), la musica, i balli, e l'animazione. Un successo, ripeto, anche personale, tanto divertimento per tutti, ma comincio ad avere un'età in cui fatico a riprendermi. Provo intanto a pubblicare qualche foto.

Aspettando la Notte Rosa


Qui in Riviera ci stiamo preparando alla Notte Rosa, evento clou dell'estate. Difficile spiegarla: almeno una volta, va provata. Io, poi, sono fatta apposta per la piazza; la gente, i suoni, i colori, mi ricaricano sempre, ripagandomi della tanta fatica che sta dietro l'organizzazione, sia pur nel nostro piccolo, in spiaggia. Così, come tutti, vado a mò di cospiratrice, accumulando tutto quanto di rosa offra il mercato (sì, Helo, la riviera non si fa trovare impreparata neanche in questo) . Per venerdì, all'alba, ho arruolato una ciurma di volontari ai quali offrirò caffè e bomboloni freschi in cambio di lavoro di assemblaggio, montaggio di addobbi e gonfiaggio di palloncini. Vi racconterò poi, com'è andata. Intanto, Donato, l'animatore, ha pure fatto una compilation. Al primo posto, ovviamente, l'inossidabile "Notte Rosa" di Umberto Tozzi, che darà il via anche ai nostri festeggiamenti. Perchè "The show must go on", che diamine!

Com'è andata a finire...

Negli ultimi, stressanti mesi, sono stata impegnata in una pratica legale-familiare-economica-psichiatrica per conto di mia madre. Con pericoli per la mia "faccia" di non poco conto. Visto che sono andata confidandomi a destra e a manca, tranne che con la genitrice dall'orecchio bionico, e ricevo ancora telefonate "Scusa, ma ero curiosa, volevo sapere com'è andata", approfitto del mezzo, per chi ancora non lo sapesse, per dire che sì, l'atto c'è stato, hanno firmato, EVVAIIIII! Ora sto riprendendo a dormire qualche ora di buon sonno ristoratore, e cercando di mettermi in pari con le mille incombenze che ho trascurato nella mia attività al mare. A presto
La leggenda vuole che una Naty molto piccola accompagnasse la nonna o la mamma a fare la spesa. In quegli anni il nome non era molto diffuso, e c'era sempre una signora che le chiedeva: "Come ti chiami?" "Natascia" "Che bel nome! E' russo?" All'ennesima, infelice, battuta, la piccola avrebbe reagito: "T'importa?" Ora, venendo ai nostri giorni, bisogna premettere che, dopo la bufera degli ultimi giorni, ho praticamente faticato per tutta questa giornata, a ripulire e ripristinare la normalità, al mare. E ti arriva un cliente che non vedevo da anni, proprio mentre, arrampicata in equilibrio precario, stavo ripulendo i vetri della casina. Beh, dopo gli arrivederci, torni a trovarci, saluti la moglie, se ne torna indietro, e mi fa: "Ma dimmi un po': ti sei poi sposata?" Ho risposto "No, perchè, è necessario?" E già credo gli sia andata bene. Bello constatare che riesco ancora a reagire alle battute idiote, e, soprattutto, a mio merito, va riconosciuto che NON CHIEDO MAI NIENTE CIRCA LE NOZZE ED I NOMI ALTRUI, IO!!!
Alla Faccia del Mondiale!

...Che io già l'avevo detto: non facciamo decorazioni dell'Italia, che io, tranne che per l'Inter, non tifo altro, e poi, in spiaggia, si hanno persone di tutte le nazionalità, e non è giusto mostrare preferenze! No, ieri, visto che io, in fondo, lascio fare, mi montano tutti i filini di carta crespa col tricolore, ovunque ci si girasse ce n'erano. Oggi, poi, riposo una mezzora su a casa, ma si sa, il popolo la sconta sempre... Scendo giù al mare, alle 2, che pioveva, e tutti i colori dei filini mi sgocciolavano giù dalle colonne, lungo le sedie, dalle fioriere, alla tenda di copertura: avrei voluto mettermi a piangere, ma non si poteva, la mia era una lotta contro il tempo, per tagliare le decorazioni, passare il passabile con la crema detergente, risciacquare tutto: ora ho ovunque delle chiazze rosate, manco si fosse scannato chissacchè, e le mie mani sono tricolore. Mai più!
Oggi ho vinto. Periodo buono, questo, sto lavorando sodo, in tutti i sensi, e qualcosa, finalmente, sembra muoversi per il verso giusto. I riconoscimenti arrivano, specie dalle amiche, è questo mi scalda il cuore. Grazie, ragazze, per davvero: sono commossa, e come al solito reagisco da scorbutica. Certo non tutto va a posto, come, e nei tempi che vorrei. Così mi tengo l'insonnia, ormai cronica, una tosse stizzosa, ed un abbassamento di voce che, vista l'ostinazione nel continuare a parlare, finirà per levarmela del tutto.

Ci sono giorni, secondo me, in cui fatichi, sgobbi ed arranchi, ed il risultato: punto e a capo. Sconfitta totale. Altri in cui, con un filo di gas, ti vanno tutte lisce, sei un campione, al centro dell'attenzione, tutti a cercarti, a dire quanto sei brava. Successo pieno. Altri invece, una via di mezzo. Un pareggio. Oggi è uno di quelli. Cottura totale (ci credo, non si dorme!), afa tremenda, e qualche spiraglio che si intravede, per cui non illudersi troppo, nel progetto che vado seguendo da un po', al quale ho dedicato tutto l'inverno.


Premessa: Nell'ultimo mese sto dormendo solo poche ore per notte. Il resto del tempo lo trascorro ricamando a punto croce, scrivendo, o leggendo. Ho divorato una quindicina di libri, dall'inizio dell'anno. L'ultimo, terminato proprio la notte scorsa, è "Mille anni che sto qui" di Mariolina Venezia, che, tra l'altro, ho conosciuto di persona, nell'ambito del ciclo di incontri programmati dalla biblioteca di Riccione, con alcune scrittrici. Adoro le saghe familiari, quelle con tanto di albero genealogico riportato all'inizio del libro, che è ambientato in Basilicata, e riporta le storie, attraverso gli anni, di una famiglia con alterne fortune, e che vede protagoniste le donne, come spesso succede (anche nella mia, di famiglia, e chissà che prima o poi non ne scriva qualcosa). Come contorno, la storia, le vicende, dal fascismo alle speranze di benessere del dopoguerra, fino alla caduta del muro di Berlino, con le ultime pagine che racchiudono, con la figura di Gioia, tutte le immagini delle generazioni trascorse. Bello, davvero, merita il Campiello che le è stato conferito, nel 2007

A chi...

Ce l'ho fatta!!! ... Forse.
Il mio neonato, primo Blog. Se ne sentiva l'esigenza? Certo. L'ho voluto, fortemente, intanto che, in questo ultimo anno, sbirciavo quelli altrui, e intessevo contatti col mondo del web, e scaricavo schemi, e provavo a realizzare progetti, con la ritrovata energia, e la voglia di fare, che per fortuna mi è tornata. E, testarda come sono... ci provo, a farlo funzionare. Mica solo merito mio, eh? Innanzitutto grazie. Alle amiche che vorranno sostenermi, a quelle che ho conosciuto in questi anni, fuori e dentro il computer: abbiate pazienza, perchè di grinta ne ho, di capacità informatiche, molte di meno. A quelle che fanno meraviglie col punto croce, perchè grazie al loro esempio io, che sono nella fase "aperta alle novità", potrò solo migliorare. A chi si ferma anche solo per un commento, una battuta, perchè, diciamocelo, non sempre siamo creative, e, allora, anche muovere solo la lingua, quando gli altri lavorano, ha il suo valore. Reciproco. Al socio, che dopo tutti questi anni non ha ancora esaurito la pressochè infinita dose di sopportazione, e continua a dispensarmi le sue perle di saggezza, e le previsioni. Azzeccate. A chi ho scordato, a chi arriverà, a chi si perderà lungo la strada. Grazie di esistere!
Intanto, oggi, il mare, il mio mare, si presentava così